Come ci spiega il Dott. Daniele Visentin del Centro Studi Agiai ( nella foto ) secondo la Direttiva UE 2020/2184, sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, recepita in Italia con D.Lgs. 18/2023 l’obiettivo è quello di garantire acqua sicura per ogni utilizzo nei luoghi di vita e di lavoro rispetto ai rischi associati alle diverse possibili vie di esposizione. Il decreto disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano per proteggere la salute da eventuali contaminazioni, assicurando che esse siano salubri e pulite. Nello specifico, in base all’articolo 2 della Direttiva, l’acqua destinata al consumo umano comprende “tutte le acque trattate o non trattate, destinate a uso potabile, culinario o per la preparazione di cibi o per altri usi domestici in locali sia pubblici che privati, a prescindere dalla loro origine”. Secondo il Decreto la qualità chimica e microbiologica dell’acqua potrebbe subire un’alterazione tra il punto in cui l’acqua entra nell’edificio e il rubinetto di utenza ed è quindi fondamentale un’adeguata gestione degli impianti.
Inoltre, anche la qualità dei materiali utilizzati nelle tubazioni e nei raccordi dell’impianto idraulico degli edifici è importante, incidendo sia sulla qualità organolettica che sulla sicurezza. Il Decreto prende in considerazione anche l’eventuale rischio di corrosione dei metalli delle reti idriche degli impianti interni che potrebbe causare contaminazione dell’acqua da metalli come il piombo. Tra i diversi microrganismi potenzialmente presenti in rete è importante citare la Legionella, microorganismo in grado di colonizzare diversi habitat acquatici. La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella.
Le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che recepiscono molteplici evidenze della letteratura scientifica, sottolineano come siano importanti una progettazione adeguata e una buona gestione dei sistemi idrici negli edifici. In fase di revisione della direttiva sulla qualità delle acque destinate al consumo umano è stato introdotto il sistema di valutazione di potenziali rischi nelle reti idropotabili di edifici e locali. Un approccio pratico inserito nella Direttiva (UE) 2020/2184, trasposta nel D.Lgs. 18/2023, è quello di prevedere la determinazione di microrganismi indicatori che, tenendo conto delle variazioni delle proprie caratteristiche e suscettibilità ai trattamenti delle acque, possono agire come modelli per valutare sia il comportamento di patogeni specifici nell’ambiente acquatico, sia la loro sensibilità ai processi di trattamento.
IL CENTRO STUDI AGIAI
La pagina dell’AGIAI su La Stampa del 27 Novembre 2023